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Secondo alcuni ricercatori dell'ospedale universitario di Basilea darebbe uno sprint al cervello, migliorandone le prestazioni
BASILEA - Pensate che il miglior modo per svegliare il cervello di prima mattina sia bere una tazzina di caffè? Vi sbagliate. Secondo una ricerca dell'ospedale universitario di Basilea per iniziare la giornata al meglio bisognerebbe bere del tè verde. Questa squisita bevanda, di origine orientale e consumata soprattutto nelle regioni asiatiche, negli ultimi anni sta conoscendo un’enorme diffusione anche in occidente grazie alle sue numerose proprietà benefiche sull’organismo, tra cui quella di agire come dimagrante.
Ma i ricercatori svizzeri, diretti dal dottor Stefan Borgwardt, hanno scoperto un’altra sua importante azione a livello cerebrale: il tè verde sarebbe in grado di dare uno sprint al cervello, accelerando la fornitura di sangue al cervello e migliorandone, quindi, le prestazioni. A dimostrarlo è stato un esperimento che ha coinvolto 12 uomini divisi in due gruppi: ai primi è stata data una bevanda che conteneva un estratto di tè verde, ai secondi una bevanda che ne era priva.
Poi, tutti i partecipanti sono stati sottoposti ad una risonanza magnetica durante un test di memoria grazie alla quale gli scienziati hanno potuto studiare le risposte dei cervelli: nei bevitori di tè verde hanno riscontrato un aumento dell'attivazione della corteccia dorsolaterale prefrontale, la zona del cervello che viene utilizzata per risolvere i problemi. Questo perché la pianta da cui è ricavato, la Camelia sinensis, contiene i polifenoli ossia degli antiossidanti che hanno proprietà antidegenerative, riducendo l’usura dei neurotrasmettitori cerebrali come la dopamina e l’adrenalina e aumentandone, di conseguenza, la funzionalità.
