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SVIZZERARiforma III imprese: Travail.Suisse vuole un tasso minimo d'imposizione

13.10.14 - 10:40
L'organizzazione sindacale respinge in modo deciso la terza riforma dell'imposizione delle imprese
Riforma III imprese: Travail.Suisse vuole un tasso minimo d'imposizione
L'organizzazione sindacale respinge in modo deciso la terza riforma dell'imposizione delle imprese

BERNA - L'organizzazione sindacale Travail.Suisse respinge in modo deciso la terza riforma dell'imposizione delle imprese. A suo avviso, il progetto messo recentemente in consultazione dal Consiglio federale rischia di condurre a una competizione fiscale rovinosa tra i Cantoni. Per evitarlo, secondo l'organizzazione sindacale, bisogna fissare un tasso minimo d'imposizione del 17%.

Nella proposta del governo, è "la sola logica della competitività fiscale internazionale" a dominare, si legge in una presa di posizione presentata oggi da Travail.Suisse ai media. In questo modo si dimentica l'obbiettivo primario delle imposte: la messa a disposizione di risorse per la comunità.

Il Consiglio federale ha posto il suo progetto in consultazione tre settimane fa. La posta in gioco è alta poiché provoca perdite fiscali alla Confederazione di 1,7 miliardi di franchi. Il governo intende compensarle in particolare con misure di risparmio e una nuova imposta sull'utile di capitale.

La riforma dovrebbe entrare in vigore dal 2019. Essa è stata lanciata su pressione dell'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE) e dell'Unione europea (UE), che non vogliono più concorrenza "sleale" che fa beneficiare le imprese straniere di statuti speciali.

Travail.Suisse considera inevitabile la soppressione di regimi cantonali fiscali speciali per certi tipi d'impresa. Ma per realizzare questa riforma, non bisogna limitarsi a migliorare ulteriormente la fiscalità per le imprese, per altro già molto favorevole in Svizzera, scrive il sindacato.

La fiscalità è solo uno dei fattori che rendono il paese attrattivo per le imprese estere, sottolinea Travail.Suisse. Anche altri elementi sono determinanti, come un quadro favorevole all'innovazione, la qualità delle infrastrutture o il sistema educativo.

La riforma è strumentalizzata per rafforzare la concorrenza fiscale, denuncia l'organizzazione sindacale. Per mettere un freno a questa strategia "egoista", Travail.Suisse auspica un tasso minimo d'imposizione per le imprese. Questo dovrebbe ammontare al 17%, ossia leggermente al di sotto del tasso attuale.

Il sindacato spera così di preservare il margine di manovra dei cantoni. Un tasso minimo permetterebbe anche di assicurare introiti fiscali identici per la Confederazione e i cantoni.

Nella sua forma attuale, la Riforma III dell'imposizione delle imprese non ha alcuna chance di arrivare fino ad un'eventuale votazione popolare, conclude Travail.Suisse. La procedura di consultazione terminerà il 31 gennaio.

ats

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