Il corteo pacifico ha sfilato nel centro di Lugano, tra slogan contro l'Isis e gli applausi dei passanti
LUGANO - Si è mosso poco dopo le 14 il corteo a sostegno del popolo curdo, che in questi giorni sta combattendo contro i jihadisti dello Stato Islamico (Isis).
Il tema di riferimento della manifestazione, alla quale hanno preso parte inizialmente un centinaio di persone tra i quali anche alcuni esponenti politici, è il ruolo delle donne "nella difesa del territorio, della popolazione e del patrimonio storico di un’etnia storicamente vessata e che rischia ora lo sterminio".
L'organizzatore del corteo, il granconsigliere indipendente Fausto “Gerri” Beretta Piccoli, ha levato la sua voce per protestare contro il genocidio del popolo curdo. I manifestanti - oltre alla comunità curda, anche numerosi ticinesi - hanno gridato slogan come "Erdogan assassino, Isis assassino, Turchia fascista stato terrorista" e "Viva Kobane", la città siriana dove le milizie curde stanno tenendo testa all'Isis. Numerose le bandiere e i cartelli.
Il corteo, scortato dalla polizia, ha attraversato il centro cittadino: dopo Corso Elvezia hanno percorso via Curti, via Franscini, via Pretorio e via via fino a Piazza Cioccaro. Qui ha preso la parola anche il presidente del PS Luganese Raoul Ghisletta, che ha portato la solidarietà del partito alla popolazione curda e ha elogiato la "manifestazione antifascista".
Alla sua conclusione la manifestazione contava circa 250 persone. Alcuni passanti hanno applaudito al passaggio del corteo.